La mancanza cronica di manodopera è un problema sempre più stringente per le aziende orticole che producono in serra. Razionalizzare la forza lavoro è diventato ormai, dunque, indispensabile.
Alessandro Avarino
Nel processo di legatura delle piante (e non solo) a ridurre i tempi di esecuzione ci viene incontro Ideal tutor: un sistema messo a punto da SIA Sicilia Group, che riduce le operazioni di tutoraggio del 50% e oltre.
Confezione tutor
“Il sistema Ideal Tutor, è da anni molto apprezzato dagli operatori del comparto serricolo professionale – dice Avarino – La modalità tradizionale di sostegno delle piante in serra richiede molta manodopera, che ricade sui costi di produzione. La soluzione da noi ideata e brevettata, invece, evita inoltre di sprecare tempo, perché i tempi di esecuzione si riducono drasticamente”.
In evidenza lo spago azzurro per la distesa orizzontale
“Inoltre, il sistema migliora le condizioni di lavoro dei braccianti – spiega Avarino – che, con Ideal Tutor, non devono più piegare la schiena o salire su scale e sgabelli improvvisati e pericolosi durante la lavorazione sulle piante. Queste ultime, infatti, grazie all’uso del mono-gancio (che fa parte del sistema di tutoraggio) con sue le varie “tacche di discesa” possono essere abbassate e rialzate senza alcun sforzo. Il nostro sistema fa risparmiare tempo non solo nei processi fin qui esposti, ma anche nella fase di dismissione della coltura”.
La stesura può essere fatta con due spaghi contemporaneamente. L’essenziale è che siano almeno due operatori, uno da un capo e l’altro sul lato opposto, a coadiuvarsi durante la messa in opera.
“Il sistema si compone di una struttura realizzata da fili in polietilene – aggiunge l’esperto – che sono adoperati per la legatura delle più diffuse coltivazioni: pomodoro, melanzana, peperone, ecc.; è molto versatile ed è assemblato industrialmente, a partire dal filo in nylon, e viene fornito in un nutrito assortimento di soluzioni circa la dimensione dei fili, le distanze tra fili verticali, il rispetto delle distanze d’impianto, etc. Altrettanto articolato è l’assortimento di ganci, semplici o multipli, utili per l’ancoraggio superiore”.
Fissaggio dello spago orizzontale
Ideal Tutor viene fornito in bobine confezionate, dove è predeterminata l’altezza totale e le inter-distanze fra fili verticali, per tutte le più svariate soluzioni. Il fissaggio del sistema avviene tramite lo svolgimento della bobina, in corrispondenza dei filari di coltura. L’ancoraggio superiore si ottiene tramite ganci.
Dettaglio fissaggio dello spago orizzontale
Se non bastasse quanto fin qui detto da Avarino, che peraltro ha ideato (e brevettato) il sistema, per farne comprendere meglio il funzionamento del sistema, può tornare utile l’autorevole testimonianza di Adriana Lo Monaco, manager di Agroenergie, azienda orticola che si avvale di metodi tecnologicamente innovativi.
Adriana Lo Monaco
Agroenergie è impegnata principalmente nella coltivazione di pomodoro da mensa a bacca piccola, sfruttando pannelli fotovoltaici di ultima generazione per la contestuale produzione di energia elettrica, che ha adottato con soddisfazione e successo l’Ideal Tutor. Nel seguente video è la stessa Lo Monaco a dare ampie spiegazioni sul sistema progettato da SIA Sicilia Group.
Videointervista
Al fine di rispondere a ulteriori esigenze produttive in coltivazioni dove l’accrescimento delle piante è indeterminato, al sistema fin qui descritto si aggiunge il nuovo sistema Ideal Tutor Dinamico. Si tratta essenzialmente dello stesso sistema costruttivo del precedente ma dotato, in aggiunta, di un sistema modulare a palchetti che permette, attraverso piccoli tagli alla struttura Ideal Tutor, di svolgere ulteriori palchetti al raggiungimento dell’altezza di gronda della coltura, in modo da abbassare la coltura dell’altezza desiderata (da 30 a 60 cm a modulo).
Legatura della pianta al filo discendente (foto dimostrativa)
L’operazione può essere compiuta fino a tre volte, avendo la possibilità di abbassare e, quindi, continuare a far crescere la coltura di ulteriori 90 – 180 cm. Si ottiene così, nell’ambito della stessa coltivazione, la possibilità di allungare la vita vegeto-produttiva della coltura, aumentarne la produttività, senza sostenere la lunga serie di costi per il reimpianto della stessa.
fonte: FreshPlaza